Il mese di dicembre vorrei dedicarlo all’orgasmo.
Orgasmo
or·gà·ṣmo/sostantivo maschile
1.
Incontenibile agitazione, riconducibile per lo più ad ansia, irrequietudine, impazienza.
Stato di eccitamento emotivo.
2.
part.
L’acme dell’eccitamento erotico, caratterizzato da azioni neuromuscolari che culminano per l’uomo nell’eiaculazione e per la donna in contrazioni perivaginali e altri fenomeni motori e secretori riflessi.
Origine della parola
Dal gr. orgasmós, der. di orgáō ‘sono in preda al desiderio’, da orgḗ ‘indole, ira, passione’
Ho almeno un paio di buoni motivi per questa scelta.
Il primo è che esistono ben due giornate mondiali dell’orgasmo, promosse a partire dal 2006 da Donna Sheehan & Paul Reffel, i fondatori del movimento pacifista Baring Witness e una cade nel giorno del solstizio di inverno, il 21 dicembre!
L’obiettivo che si è posta la coppia di San Francisco istituendo le due giornate (l’altra è il 31 luglio) è di “cambiare l’energia nella terra immettendone la quantità massima possibile di tipo positivo”.
L’altro motivo è che dicembre è mese di regali, di sorprese e di richieste di esaudire i propri desideri (la classica letterina: “Caro Babbo Natale quest’anno vorrei…”)
Quindi mi sono detta: perché non approfondire i modi ed i motivi per cui è bene regalarsi e farsi regalare un orgasmo, non solo a Natale, ma tutti i giorni dell’anno?
Il video che vi mostro parte proprio da un regalo.
Il protagonista maschile del film “La dura verità” ( Robert Luketic, 2009) regala alla sua collega una mutanda vibrante con telecomando, più o meno come questa Ohmibod Club Vibe, e lei decide di indossarla in una cena di lavoro, solo che perde il telecomando…
Assistiamo quindi ad una serie di malintesi conditi da un orgasmo strepitoso.
E allora partiamo così, da questa immagine eccitante e divertente per descrivere l’orgasmo.
Che cos’è l’orgasmo
L’orgasmo è un complesso di reazioni neuro-muscolari involontarie, di breve durata, che corrisponde al culmine dell’eccitazione sessuale conseguente alla stimolazione delle zone erogene e degli organi sessuali.
Nell’uomo il suo esito fisiologico è l’eiaculazione, mentre nella donna sono contrazioni perivaginali (muscoli che circondano la vagina) , alle quali in alcuni casi si accompagnano fenomeni di eiaculazione, il cosiddetto squirting.
Nella donna esiste un unico tipo di orgasmo: quello provocato dalla stimolazione clitoridea.
La stimolazione della clitoride, che può essere diretta o indiretta: la stimolazione diretta avviene attraverso la manipolazione della clitoride e/o cunnilingus, mentre la stimolazione indiretta avviene attraverso lo sfregamento della clitoride stessa con il corpo del/della partner.
La clitoride
Il sostantivo clitoride (dal greco κλειτορἰς, -ἰδος kleitorís, -ídos che significa “collinetta”) .
Il vocabolo clitoride era in origine un sostantivo femminile, si è andata diffondendo la forma maschile per influenza del francese.
Noi la declineremo al femminile, e adesso andiamo a conoscerla più da vicino.
Clitoride
Sebbene la sua parte più sensibile misuri solo pochi millimetri, la clitoride è l’organo più importante dell’apparato genitale femminile in termini di sensazioni voluttuose; l’importanza della clitoride nel dare piacere sessuale è tale che la maggior parte delle donne può raggiungere l’orgasmo attraverso la sua manipolazione.
Ciò accade perché l’innervazione sensitiva della clitoride è la più alta dell’organismo umano; basti pensare che nella zona affluiscono, circa ottomila terminazioni nervose, il doppio di quelle del pene maschile.
Le terminazioni nervose della clitoride non sono soltanto all’esterno, ma si trovano anche nella parte interna, in un’area che per anni è stata indicata come il famoso Punto G, ma è invece ben più estesa ed ampia e si chiama CUV complesso clitoro-uretro-vaginale.
Perciò se si stimola quest’area con la penetrazione si potrà ugualmente raggiungere l’orgasmo.
Masters e Johnson lo affermarono negli anni 60, ma ancora oggi si crede che esistano due tipi di orgasmo, uno vaginale ed uno clitorideo, e questa convinzione  provoca un senso di inadeguatezza nelle numerose donne che non provano l’orgasmo attraverso la penetrazione.
La clitoride è da qualcuno considerata il corrispondente femminile del pene maschile, con la differenza che – mentre quest’ultimo assolve anche ad altre funzioni – la clitoride sembra deputata esclusivamente a dare piacere alla donna.
Questa informazione dovrebbe farci riflettere.
Solo noi abbiamo una parte del corpo destinata esclusivamente a provocarci piacere.
E allora usiamola! Da sole o in compagnia.
Quindi, per avere una maggiore certezza di provare un orgasmo possiamo chiedere al/alla nostro/a partner di stimolare la nostra clitoride con le mani o con la bocca, o possiamo adottare delle posizioni che consentano la stimolazione indiretta della clitoride.
Ho un’altra fondamentale informazione da darvi.
A differenza dell’uomo, la donna non ha un periodo refrattario  o ne ha di molto brevi. Se, dopo il primo orgasmo, la stimolazione sessuale continua, la donna potrebbe raggiungere un successivo orgasmo in tempi relativamente ravvicinati. A volte se la stimolazione è immediata si può provare un leggero fastidio, ma basta far passare poche manciate di secondi perché la clitoride possa apprezzare una nuova stimolazione. Per questo siamo multiorgasmiche, abbiamo cioè la possibilità di provare molti orgasmi in successione.
La psicologia dell’orgasmo
“ Master e Johnson con tutti i loro diagrammi, numeri, luci che si accendono e si spengono e cazzi di plastica dicono tutto e niente del sesso. Perché il sesso è tutto nella testa.” (ERICA JONG,  Paura di volare)
Abbiamo fino adesso cercato di individuare una sede corporea per l’orgasmo, ma l’orgasmo femminile ha una componente psicologica molto forte.
L’integrità degli organi genitali è indubbiamente centrale per una sessualità appagante, ma l’orgasmo  della donna è strettamente correlato  con l’integrità fisica e psichica della stessa, con la conoscenza della propria geografia corporea e mappa del piacere, con l’empatia sessuale raggiunta con il partner e con un’infinità di altri fattori emozionali.
E’ fondamentale quindi conoscere il proprio corpo e conoscere come può provare piacere.
Questa conoscenza può avvenire tramite la masturbazione, una pratica che tra le donne è ancora un tabù ma che è fondamentale per il raggiungimento del piacere.
E’ altrettanto importante conoscere i nostri desideri, le nostre fantasie, le nostre preferenze sessuali.
La sessuologia moderna considera inoltre che, per raggiungere l’orgasmo, occorre essere mentalmente predisposti.
Si può infatti trovare difficoltà a raggiungere il piacere o si può non raggiungerlo affatto se non si è sufficientemente sereni e coinvolti sentimentalmente o fisicamente. L’insoddisfazione riguardante il proprio corpo, sensi di colpa dovuti a fraintendimenti nel campo delle idee religiose, insicurezza, pensieri negativi, partner non corrisposto sentimentalmente e/o fisicamente, complessi di inferiorità, possono incidere negativamente sull’esito dell’orgasmo.
Approfondiremo questi temi nei prossimi post.
Buona giornata!